Yoga e Fisco.
Parliamo oggi di yoga e fisco, in base a quanto abbia o potuto apprendere dalle varie interviste rilasciate dal Coni, e da altri enti.
La disciplina yoga così come era stato accennato già nel 2017, non rientra nelle discipline sportive del Coni, e come tale dunque non può usufruire delle agevolazioni fiscali legate a quelli che tradizionalmente vengono definiti come “sport”.
Il 2017 ha visto una confusione pazzesca in merito e tante associazioni hanno chiesto delucidazioni e hanno combattuto affinché si presentasse un quadro completo così già a partire da giugno, sono state rilasciate delle interviste che potessero in qualche mod facilitare il compito a tutti.
Innanzitutto bisogna specificare che in ITALIA, ma è uguale in tutto il mondo, non ci sono requisiti legali per insegnare Yoga. COSA SIGNIFICA QUESTO?
Significa che chiunque può insegnare yoga, ovviamente sta nella moralità dell’individuo a questo punto sia di prepararsi che eventualmente di avere delle certificazioni,
NON E’ RICHIESTO UN MONTE ORE MINIMO….CHE SIGNIFICA QUESTO?
Significa che negli anni alcune associazioni hanno CREATO un monte ore minimo per insegnare yoga, e lo hanno fissato come standard minimo di qualità; anche questo va ribadito: in Italia legalmente non ci sono vincoli, per cui potreste trovare qualcuno che per insegnare nella sua scuola vi chieda una certificazione e un monte ore minimo, ma è a discrezione personale e non LEGALMENTE VINCOLANTE.
Nessuna associazione, ente, scuola o quant altro fa parte del CONI e vede riconosciuto dallo stesso la sua formazione nel settore yoga; esiste invece un ente di formazione e anche delle scuole che sono riconosciute dal Coni come formazione per altri settori e discipline che si avvalgono semplicemente di questa sorta di patrocinio non legittimato. Una formazione fatta quindi presso un ente che a sua volta è riconosciuto dal CONI, non è assolutamente riconosciuta dal CONI, ne tanto meno ha più valore legale, sempre per la stessa questione detta prima, quindi quando si sceglie una certificazione è bene che per onestà vi vengano dette queste cose.
Fiscalmente parlando si è trovato però un escamotage, chi vuole mantenere la sua formazione, i suoi studi, e quindi il suo insegnamento secondo la metodologia classica dello YOGA, non può purtroppo usufruire di nessun tipo di agevolazione fiscale, ma potrà volendo aprire partita iva e farsi consigliare(se rientra nei parametri giusti) per un regime forfettario che aiuti all inizio ad avviare la propria attività. Chi invece vuole in qualche modo rientrare nelle agevolazioni fiscali, dovrà convertire o studiare una formazione come GINNASTICA YOGA, ossia non la pratica classica, non lo stile di vita, ma una ginnastica che sia propedeutica ad altre discipline(per capire quindi di aiuto ad esempio alle ginnaste, agli atleti ecct), in questo modo si potrà accedere alle agevolazioni fiscali per tutte quelle aziende e persone che decidono di non aprire come ditta individuale o altro, ma aprono come forma di associazione sportiva, e usufruire così delle agevolazioni che ad esempio uniscono le scuole di danza, karate ecct.
E’ una questione quindi meramente fiscale che non va in nessun modo ad intaccare la personale preparazione per poter insegnante yoga sia in Italia che nel mondo.
Grazie per questi preziosi consigli.
Gentile Anna, grazie mille per il tuo amorevole commento
Sono ancora valide nel 2019 queste informazioni o nel frattempo è cambiato qualcosa ?
Salve Roberto, in realtà a inizio anno si era mosso ancora qualcosa, però purtroppo al momento l unica cosa saggia da fare è rivolgersi ad un commercialista seri che voglia mettersi a contattare il coni perchè purtroppo le notizie che arrivano sono tutte discordanti fra loro.